Una settimana parlamentare per una medaglia di cartone

Newsletter del 2 febbraio 2024

Questa settimana voglio dedicare una breve riflessione all’attività appena conclusa che mostra come questo Governo abbia la capacità di mettersi delle medaglie sul petto su argomenti che nulla cambiano della vita dei cittadini, allo stesso tempo riesce però a costruire provvedimenti inutili di cui non si sente assolutamente il bisogno. Un paio di esempi per raccontarti cosa accade tutti i giorni alla Camera, per farti capire l’idea di governo che ha questa maggioranza, molto improntata sui simboli ma assai poco sui contenuti.

Questa settimana la Camera ha approvato una proposta di legge presentata dal ministro dell’agricoltura Lollobrigida, che prevede uno stanziamento di ben 2mila euro annui per il conferimento di cinque medaglie di bronzo ai top chef italiani. Ebbene, a parte che qualcuno dovrà spiegarci perché di bronzo e non d’oro, è evidente che il Governo ha voluto ingolfare il Parlamento, essendo necessaria l’approvazione del testo sia alla Camera sia al Senato nonché il passaggio commissione-aula in entrambi i rami per una legge che stanzia, voglio sottolinearlo nuovamente, la bellezza di 2mila euro annui.

Questa è di per sé una cosa folle. Ma non possiamo limitarci a criticare il metodo, anche sul merito abbiamo visto forti carenze. Questo premio ignora che la cucina italiana è un patrimonio diffuso, che la qualità del piatto che ci viene portato al tavolo non è solo merito dello chef, ma è anche merito del produttore delle materie prime. Premiare solo lo chef significa ignorare tutti i meriti precedenti, in un paese che ne ha veramente molti, basta vedere il numero di prodotti DOC, DOP e IGP. Ma ancor di più è un disegno sbagliato perché “il più bravo” non lo deve decidere il Governo, bensì l’utenza, e già siamo pieni di guide e classifiche. Ritengo che il Governo debba premiare altro, ad esempio la funzione sociale della filiera del food. 

Ho portato infatti all’attenzione dell’Aula situazioni virtuose come quella delle Cucine popolari di Bologna, grazie alle quali ogni giorno nei quartieri viene garantito un pasto caldo a chi ne ha bisogno, il Tortellante di Modena, PizzaAut a Cassina De’ Pecchi e Monza o Planet Aut a Casalgrande grazie alle quali ragazzi autistici possono mettersi in gioco aiutando noi tutti ad abbattere un muro di pregiudizio. La premiazione del valore sociale era completamente assente in quel disegno di legge. Per questo abbiamo votato contro. E poi, lasciatemi dire, che ci stiamo stancando di questa usurpazione dei simboli italiani, ieri le forze armate, oggi la cucina, guarda caso come se questo Governo non riuscisse a governare senza armi di distrazione di massa.

E fin qui, siamo solo all’inutilità. Certo, con una spesa di 2mila euro, grossi danni non si faranno. Ma l’attività parlamentare di questa settimana non si è fermata qui. C’è stata l’occasione di intervenire sul tema del Superbonus. E qui, purtroppo, l’inadeguatezza del Governo è ricaduta su famiglie e imprese. L’interruzione brusca del Superbonus al 31 dicembre ha determinato una situazione in cui alcune famiglie hanno svolto solo parzialmente i lavori e per forza di cose si trovano a doverli completare. Il problema è che i lavori rimanenti si troveranno nella maggior parte dei casi a carico diretto delle famiglie. Non lo ritengo giusto perché, se lo stato emana un certo provvedimento, giusto o sbagliato che sia, il cittadino che usa un certo strumento deve poter fare affidamento sulla sua stabilità nel tempo, sulla base di questa stabilità poi potrà decidere se usufruirne o meno. Molti cittadini che non avrebbero potuto permettersi una ristrutturazione hanno beneficiato del Superbonus, purtroppo una parte di questi è rimasta con i lavori non ultimati. Rischiano seriamente di dover pagare la differenza, ma non per colpa loro, se le cose fossero state chiare, se la normativa non fosse cambiata innumerevoli volte, verosimilmente non avrebbero nemmeno fatto domanda di accesso alla misura. E invece ora si trovano in un limbo. 

Specularmente si trovano in difficoltà le imprese di costruzioni, poiché corrono un concreto rischio di non essere pagate dai cittadini, essendo questi esposti finanziariamente per ben di più di quanto siano in grado di gestire. Questo esame parlamentare del provvedimento era l’occasione per sistemare questa situazione surreale, abbiamo infatti provato a presentare diversi emendamenti per regolare la situazione e garantire una agevole via di uscita alle parti coinvolte. 

Dalla maggioranza abbiamo avuto solo dei no. Si sono trincerati dietro i costi. Mi chiedo a cosa servano tutti questi soldi. A fare forse un po’ di spesa elettorale in vista delle elezioni europee?

Questo è un esempio di come l’inadeguatezza del Governo non solo non migliora la situazione dei cittadini, come nel provvedimento-spot sulle medaglie agli chef, ma addirittura genera danni mostruosi

È sempre più evidente che questo Governo vive di narrazioni, ma rinuncia a regolare la sostanza delle cose. Per questo motivo il nostro impegno deve essere sempre massimo. Dobbiamo vigilare con enorme attenzione su ciò che passa dalle Camere, perché la maggioranza rischia di fare seri danni al Paese.

Se avete domande o suggerimenti scrivetemi a info@andrearossipd.it

Un caro saluto

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