Il governo crea il nuovo nemico: gli attivisti per il clima

Newsletter del 19 gennaio 2024


In questi giorni abbiamo assistito a un surreale accanimento verso gli attivisti di Ultima Generazione che, come i partecipanti ai rave party di fine 2022, assurgono ora a nemico pubblico numero uno di questa maggioranza.

Purtroppo, non è una novità, se non sono gli attivisti sono i migranti, se non sono i migranti sono i drogati. È sempre la solita retorica, prima si eleva un comportamento deplorevole a problema sistemico e poi ci si erge a paladini dei cittadini mostrando il pugno duro. 

Ed è quello che è successo anche questa settimana, quando è arrivato in Aula un testo blindato che in teoria avrebbe dovuto introdurre nuovi reati a difesa dei beni culturali; dico avrebbe dovuto perché in realtà questi sono già stati introdotti con la legge Franceschini-Orlando nella passata legislatura, non c’è quindi un vuoto normativo da colmare. La nuova disciplina non fa altro che aumentare le pene di reati già in essere e pone a carico degli interessati il rischio di un cumulo di processi, sia sul fronte penale, sia sul fronte amministrativo, in contrasto peraltro con l’interpretazione che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha dato del principio del ne bis in idem.  

Si tratta dell’ennesimo caso di populismo giudiziario, quasi a voler utilizzare un metodo vendicativo verso dei ragazzi che, pur mossi da nobili preoccupazioni, agiscono sbagliando per il rispetto che si deve a luoghi simbolo del nostro Paese, e per questo sarebbe necessario evitare provvedimenti repressivi applicando di conseguenza le leggi già esistenti, senza trattarli alla stregua di criminali.

La Presidente Von der Leyen in Romagna. 

I ritardi e un nuovo miliardo di aiuti.

Questa settimana Ursula Von der Leyen con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accompagnati da Stefano Bonaccini, si sono recate in Emilia-Romagna per un sopralluogo circa la ricostruzione dopo la tragica alluvione di maggio scorso. 

Il suo viaggio non è stato meramente simbolico, ma ha portato aiuti concreti, circa 1,2 miliardi di fondi PNRR aggiuntivi per interventi e investimenti post-alluvione. Fondi che sono assolutamente necessari, specialmente alla luce dell’assenza pressoché fino a oggi di sostegni diretti del Governo nella grossa questione dei risarcimenti e ricostruzione, basti pensare che al momento non sono ancora giunti sul territorio i fondi per la sostituzione dei beni mobili di famiglie e imprese.  

Non è un caso che i cittadini romagnoli chiedano rispetto, spiace però dover assistere al dover agire dell’Europa a fronte dell’inerzia di questa maggioranza nel sostenere i territori colpiti da disastri naturali. Se non è il governo dei sovranisti a difendere gli italiani, chi deve farlo?


Se avete domande o suggerimenti scrivetemi a info@andrearossipd.it

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