Contagi e apertura delle scuole

Dai dati emerge un impatto residuale sulla diffusione del virus

Contagi che hanno avuto un impatto residuale sulla diffusione del virus: è quanto emerge dai dati sulla riapertura delle scuole, che il Ministero dell’Istruzione ha diffuso e che sono stati discussi con l’Istituto Superiore della Sanità e con il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza.

Se riprendere l’attività scolastica in presenza ha avuto, chiaramente, un impatto sull’aumento dei casi di positività al virus, i numeri restano comunque contenuti, e sopratutto sono isolati. Si registra infatti un contagio tra il personale docente dello 0,047% sul totale; tra il personale Ata è lo 0,059%; mentre per gli studenti il dato è pari allo 0,021%. La sfida di tornare a vedere i ragazzi sui banchi, dunque, è per adesso vinta: e questo deve farci tirare un respiro di sollievo. Tuttavia, soprattutto in vista dell’inverno, occorre continuare a seguire con attenzione i protocolli sanitari e le indicazioni che ci provengono dagli esperti, senza abbassare la guardia.

Se di fatto l’emergenza sanitaria -che probabilmente sarà prorogata- continua, almeno gli studenti, piccoli e grandi, possono proseguire il loro percorso di studio che, ricordiamolo, non è solo didattico e formativo, ma è anche di crescita e di sviluppo delle relazioni sociali.

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