La risposta del Ministero all’interpellanza urgente sulla strage di Cervarolo

La risposta del ministero

Interpellanza urgente n. 2-00325

On.le Andrea ROSSI e altri (PD)

In riferimento all’interpellanza in esame si ricorda che, in attuazione dell’articolo 43 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36 – con il quale è stato costituito presso il Ministero dell’economia e delle finanze il Fondo per il ristoro dei danni subìti dalle vittime di crimini di guerra e contro l’umanità per la lesione di diritti inviolabili della persona, compiuti sul territorio italiano dalle forze del Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale – è stato adottato il decreto ministeriale 28 giugno 2023, pubblicato il successivo 1° luglio 2023 in Gazzetta Ufficiale[1], che individua le modalità per l’accesso al Fondo.

L’articolo 3 di questo decreto prevede che le relative domande siano presentate utilizzando esclusivamente il modello reperibile sul sito istituzionale del Dipartimento dell’Amministrazione generale del personale e dei servizi del Ministero dell’economia e delle finanze, secondo le disposizioni procedurali dettate dal medesimo articolo 3, attestando, a pena di inammissibilità, la sussistenza delle condizioni, soggettive ed oggettive, previste per l’accesso al Fondo, indicando le somme ricevute o richieste dall’avente diritto a titolo di benefici o indennizzi.

Ciò posto, per quanto attiene all’eccidio avvenuto nella frazione Cervarolo del comune di Villa Minozzo in provincia di Reggio Emilia, acquisite informazioni dai competenti uffici di questo Ministero, si rappresenta che durante il mese di giugno 2023, quindi – anteriormente all’entrata in vigore del citato decreto ministeriale – risulta essere stata presentata un’unica istanza da parte del legale rappresentate di alcuni eredi di vittime dell’eccidio in questione.

In particolare, l’istanza è pervenuta il 26 giugno 2023 e il competente ufficio ministeriale ha dato riscontro il giorno successivo con la nota n. 50855 del 27 giugno 2023 (comunicata all’interessato mediante PEC), dichiarandone l’irricevibilità, in quanto non ancora adottato il decreto di attuazione dell’articolo 43 del decreto-legge n. 36 del 2022.

Successivamente, i medesimi uffici hanno contattato l’istante per informarlo dell’avvenuta pubblicazione del decreto attuativo, invitandolo a ripresentare la domanda nei modi e nei termini stabiliti da tale decreto, utilizzando i format pubblicati sul sito Istituzionale del Dipartimento dell’amministrazione generale del personale e dei servizi.


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