Voto in Abruzzo: vincere per dare forza all’alternativa di centrosinistra

Newsletter del 6 marzo 2024

All’indomani del voto della Sardegna, e a una settimana dal voto in Abruzzo, possiamo parlare di un risultato importante per il PD. Il voto nell’isola, pur essendo un test con valenza principalmente di tipo locale ed un esito strettamente dipendente dalla capacità di fare alleanze e di presentare candidati all’altezza, non può che rappresentare uno smacco per il Governo a causa dell’esposizione politica che questi ha avuto in questa competizione.

Ora tocca all’Abruzzo, ove il Presidente Marsilio è il punto di riferimento della Presidente Meloni all’interno della Conferenza Stato-Regioni. Il risultato sardo va ripetuto, è necessario un ulteriore insuccesso di questo Governo, perché sappiamo bene come in Italia, alcune volte, la narrazione, il sentiment possano rapidamente cambiare il clima e l’umore del Paese. È per questo che è importante vincere in Abruzzo, per dare forza a una iniziativa di reale e concreta alternativa al governo delle destre. La Sardegna è stata la prima crepa nella luna di miele tra la maggioranza e il Paese. Ora speriamo che il candidato Luciano D’Amico, che ha riunificato tutte le forze alternative al governo, riesca a imporsi in questa sfida a due. 

Lo diciamo consapevoli di come alcune tornate elettorali, come le regionali in Sardegna, abbiano sempre rappresentato un passaggio – penso al governo D’Alema o a segreteria PD di Veltroni – capace di segnare politicamente alcuni momenti topici della storia della sinistra italiana e del governo.

Senza fare una valutazione in termini numerici, la Sardegna richiama a gran voce un tema su cui dobbiamo lavorare: personalmente ho sempre sostenuto che noi abbiamo bisogno di un Paese che torni a essere bipolare, di un sistema in cui si possano confrontare due idee di Paese diverse, una di centrodestra e una di centrosinistra, come avviene in tutte le democrazie più evolute. Sarà semplice? No di certo, ma sarà necessario. 

Solo raggruppando forze politiche che, pur avendo una propria identità, hanno un denominatore comune di natura valoriale e si impegnano a collaborare lealmente, avremo la possibilità di rendere minoranza l’attuale Governo. Diventa quindi fondamentale costruire una reale alternanza basata su un centrosinistra largo che tiene insieme le forze riformiste moderate come Italia Viva e Azione fino al Movimento 5 Stelle, come successo proprio in Abruzzo. 

Questa è sicuramente l’iniziativa che dobbiamo costruire da qui alle prossime elezioni politiche, non dimenticandoci però del fatto che tra qualche mese saremo chiamati a votare in quasi 4mila comuni italiani, e se è vero che sono elezioni locali e quindi fortemente legate alla figura del candidato e alla capacità di selezionare una buona classe dirigente, rappresenteranno un importante momento per misurare il consenso politico, anche in relazione al fatto che si terranno in contemporanea le elezioni europee con un sistema elettorale interamente proporzionale. 
Queste consultazioni potranno davvero essere l’occasione per mettere in difficoltà il Governo, o per rafforzarlo. 

Sta a noi giocarcela bene e non sprecare l’opportunità.


Se avete domande o suggerimenti scrivetemi a info@andrearossipd.it

Un caro saluto


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