A Scandiano un ospedale punto di riferimento specialistico della provincia reggiana

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Chi pensa a un modello di ospedale “tradizionale” come abbiamo conosciuto fino a oggi, non ha fatto i conti con le trasformazioni che sono avvenute all’interno della società e della sanità negli ultimi anni. Credere che vi sia un disimpegno delle istituzioni e della politica rispetto alla sanità pubblica non è corretto, soprattutto in una Regione come l’Emilia-Romagna dove la sanità regionale è un punto di riferimento per l’intero sistema Paese (il 70% degli italiani che decidono di sottoporsi a interventi fuori dalla propria regione si fanno curare tra Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia). 

Oggi risulta essere urgente e fondamentale continuare a garantire la qualità della sanità nella nostra regione e  continuare a lavorare per stare al passo con i mutamenti che stanno velocemente trasformando la nostra società.

E l’inaugurazione di lunedì non ha fatto altro che implementare la specializzazione di un ospedale, il Magati di Scandiano, che non è più un nosocomio a caratteristiche generiche, ma che è diventato punto di riferimento di vari reparti di specializzazione. È il primo centro reggiano per lo screening di colposcopia con 2467 su 3203 esami a livello provinciale nel 2022. Lo scorso anno sono stati effettuati 4219 interventi di chirurgia, quasi 1000 in più rispetto al 2021. È un centro Hub di primo livello di terapia antalgica, nonché riferimento per il trattamento per le terapie di parete a partire dalle ernie. È un centro di riferimento per i pazienti che necessitano di un ricovero prolungato, prima del rientro nei comuni di residenza o che si trovano nella fase di malattia che richiede specifico monitoraggio. 

È in questo contesto che lunedì 20 marzo è stato inaugurato a Scandiano il nuovo Pronto Soccorso e il primo Os.Co. della provincia di Reggio Emilia. 

Una riqualificazione sostenuta dalla Regione da 1,3 milioni di euro che consentirà di riaprire un importante presidio sanitario, supportato da un auto medica e un auto infermieristica h24 e avviare il primo Os.Co. della Provincia di Reggio Emilia. È un ospedale di comunità, reparto che ospita i pazienti durante la fase di passaggio tra la degenza ospedaliera e le cure presso il proprio domicilio, degenti che non presentano particolari patologie acute, ma che hanno bisogno di attenzione e cure non gestibili a casa. 

Per la programmazione nel breve e medio periodo della rete ospedaliera integrata è necessario coniugare la sostenibilità del sistema ospedaliero dei nostri territori con le esigenze della società, a partire dall’invecchiamento della popolazione e della necessità di risorse per la cura e la degenza, la specializzazione territoriale dei reparti ospedalieri e la capillarità della medicina di base e di continuità territoriale. 

Da subito è fondamentale pianificare la programmazione delle professioni sanitarie per il prossimo futuro, il nostro Paese ha a disposizione 12mila medici di emergenza urgenza dei quali 5mila andranno in pensione nei prossimi tre anni e saranno sostituiti solamente per la metà. Senza contare le dimissioni, i passaggi al privato e il transito verso altre specializzazioni. Con questi numeri, lo sappiamo non si riusciranno nel futuro a garantire le esigenze dei nostri territori.

E per questi motivi, dovremo al più presto fare una vera e propria riforma dei reparti di emergenza urgenza, partendo dall’Emilia-Romagna, regione benchmark a livello di sanità regionale. Dovremo garantire la salute dei cittadini e fare in modo che chi necessità delle cure d’emergenza arrivi nel minor tempo possibile nella struttura più adeguata. 

Nel 2019 il 76% di accessi al pronto soccorso è stato registrato con codice bianco e verde, quindi non critico, senza la necessità di uno specialista rianimatore. In Emilia-Romagna la percentuale scende al 66%, si rende necessaria una riorganizzazione per consentire ai pazienti urgenti, ma non a rischio di vita di accedere con maggior facilità a cure di medicina generale e alle strutture come le guardie mediche. 

Bisognerà inoltre garantire la qualità del lavoro e della vita degli operatori sanitari, medici e infermieri, infine, dovremo lavorare per ampliare il sistema di rete ospedaliera integrato specialistico.

Dal web dai social

Sono intervenuto alla Camera per annunciare il voto favorevole del Partito Democratico ad una nuova commissione d’inchiesta sulla morte di David Rossi. Lavoreremo per la ricerca della verità, non di una verità.

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Per la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie ricordiamo il coraggio di quanti sacrificarono la loro vita per la legalità.

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Con tutte le autorità locali e l’assessore regionale Donini, abbiamo inaugurato il Pronto Soccorso e l’Os.Co. dell’Ospedale Magati di Scandiano.

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La reazione di Dario Nardella dopo l’attacco di Ultima Generazione a Palazzo Vecchio a Firenze è la plastica dimostrazione di quanto sia grande l’amore che un sindaco prova per la propria città.

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Consigli di lettura, consigli di approfondimento

Da martedì 28 marzo in Commissione Agricoltura inizierà la discussione dei 130 emendamenti presentati alla proposta di legge “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico”.

Ho firmato la petizione a difesa della Sanità Pubblica indirizzata al ministro Schillaci, promossa su Change.org. Sottoscriverla è un impegno che riguarda tutti noi, vi lascio il link per poter firmare: https://www.change.org/p/per-la-sanit%C3%A0-pubblica

Giornate Fai di Primavera: sabato 25 e domenica 26 visite guidate a Villa Magawly di Reggio Emilia e nell’antico borgo di Castellarano

https://www.reggionline.com/giornate-fai-primavera-villa-magawly-lantico-borgo-castellarano/

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