Decreto Ristori: approvata alla Camera la conversione in legge

18 miliardi di euro per famiglie e imprese

Oggi abbiamo approvato alla Camera dei deputati la conversione in legge del Dl Ristori. Il decreto, di un valore complessivo di oltre 18 miliardi di euro per famiglie e imprese, interviene per far fronte alle chiusure di diverse attività del mondo economico a seguito della seconda ondata del contagio da Coronavirus che sta affrontando tutt’oggi il nostro Paese. 

A fronte della drammatica situazione che non sta risparmiando nessuno in Europa, attraverso il Dl Ristori è stata allargata ulteriormente la platea del mondo delle imprese e delle partite Iva destinatarie dei contributi: ristorazione, settore alberghiero, turismo, cultura, mondo dello spettacolo e lavoratori dello sport di 800 euro -insieme ai contributi a fondo perduto per le associazioni sportive dilettantistiche di 142 milioni di euro. In queste settimane, rispetto all’erogazione dei contributi primaverili, i contributi a fondo perduto sono stati versati in un lasso di tempo che va dai 4 ai 15 giorni, per rispondere celermente con i ristori a imprese, lavoratori e famiglie.

Con questo decreto è stata confermata la proroga della cassa integrazione e confermati per i mesi di ottobre, novembre e dicembre i crediti d’imposta al 60% sugli affitti, è stata introdotta la cancellazione della seconda rata Imu e rinviata al 30 aprile 2021 il pagamento della seconda rata delle imposte sui redditi, sospesi i versamenti per i contributi previdenziali e tributari, le addizionali comunali e regionali. Una serie di provvedimenti che anticipano ulteriori misure che approveremo nei prossimi giorni con la Legge di bilancio 2021.

Per approfondire consiglio la lettura del Dossier dei deputati del Partito Democratico.

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