Governare è un’altra cosa

Newsletter del 19 gennaio 2023

Nelle prime settimane di gennaio il nuovo governo si sta cimentando con le sue prime contraddizioni, che penso caratterizzeranno tutto il mandato. Come risaputo, stare all’opposizione e governare sono due cose molto differenti e non si può utilizzare lo stesso spavaldo atteggiamento che si teneva durante gli anni di opposizione e in campagna elettorale. Una caratteristica dei piccoli partiti, spesso nati alle estremità dell’arco parlamentare, è una comunicazione violenta e risoluta, spesso intransigente e pronta a promettere con estrema certezza che, una volta conquistato il potere, le cose cambieranno e si procederà a disgregare lo stato di fatto. Lo abbiamo già visto negli anni precedenti e oggi lo notiamo nuovamente con gli ultimi avvenimenti accaduti.

Durante il 2022 il governo Draghi decise di tagliare le accise per abbassare il prezzo della benzina, aumentato a causa delle contingenze del periodo eccezionale che stiamo tuttora vivendo. Nell’ultima legge di bilancio il nuovo governo ha deciso di non prorogare lo sconto. Una decisione che, se motivata, poteva essere anche supportata dal governo, ma che, invece, ha causato una delle prime fratture all’interno della maggioranza. Infatti, la presidente Meloni ha dovuto cedere all’evidenza delle sue azioni, cercando di giustificare il suo comportamento antecedente pensando che gli italiani avessero la memoria corta, dimenticando i lunghi anni in cui attaccava le precedenti maggioranze proprio sulle accise. Non da ultimo, nel programma elettorale scritto nell’estate del 2022 Fratelli d’Italia aveva messo nero su bianco l’esigenza di provvedere in questo senso.

Per confermare ulteriormente che governare e stare all’opposizione sono due cose differenti, lo possiamo notare anche rispetto a un altro tema molto importante per il nostro Paese: la ratifica del Mes, che a breve dovrebbe approdare in Parlamento. Se le istituzioni europee si sono complimentate con l’Italia per aver sbloccato il via libera definitivo, nella maggioranza si sta cercando di trovare una quadra per evitare ulteriori crepe tra gli alleati non favorevoli al Meccanismo europeo di stabilità. In conclusione, per la destra italiana è tempo di abbandonare gli slogan propagandistici trovare un equilibrio per governare realmente.

Scrivetemi a info@andrearossipd.it

Alla prossima newsletter.

Dal web, dai social

In Aula ho voluto manifestare il dolore condiviso e collettivo, per la scomparsa di Gianluca Vialli.

“La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine” diceva Giovanni Falcone. L’arresto di Matteo Messina Denaro dimostra proprio questo, una grande vittoria delle istituzioni.

Un ricordo per la scomparsa, un anno fa, di David Sassoli.

Il Tricolore è il simbolo identitario più forte, unisce tutto il Paese e le sue comunità.

Consigli di lettura, consigli di approfondimento

L’Avvenire intervista a Don Ciotti. «Dietro alla sua latitanza tanti errori. La nuova mafia ha cambiato volto»

Il Post “La storia di Matteo Messina Denaro, il più ricercato” di Stefano Nazzi

Globo, di Eugenio Cau “L’assalto di Bolsonario alle istituzioni del Brasile, con Loris Zanatta”

In agenda

A conclusione di un primo tour in tutte le regioni della nostra penisola, il 28 e 29 gennaio 2023, a Milano (Talent Garden Calabiana), si terrà la grande Convenzione programmatica per discutere e approvare le proposte che accompagneranno la candidatura di Stefano Bonaccini a nuovo segretario nazionale del PD.

Due giorni di incontri e confronti con la comunità delle democratiche e dei democratici: cittadini, iscritti, elettori, ospiti del mondo delle istituzioni e della politica, del lavoro e dell’impresa, della scuola e della sanità, della cultura e dell’associazionismo saranno protagonisti del confronto e dell’elaborazione. 

Per iscriversi: https://bit.ly/3CQe9sV

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