ANDREA ROSSI

Bonaccini si ricandida

Una buona notizia per il PD e per l'Emilia Romagna

E' una buona notizia che il presidente Bonaccini sia disponibile a un nuovo mandato. A Stefano mi lega un rapporto fatto di amicizia e stima profonde, ma anche una sincera condivisione di ideali, di valori e di obiettivi. Gli sono grato per la splendida opportunità affidatami con il ruolo di Sottosegretario alla Presidenza in Regione. E sono certo che la Regione sarà ben amministrata in una eventuale seconda legislatura con la sua guida. Ecco l'articolo di Repubblica, in cui annuncia la sua volontà di ricandidarsi.   "In tanti mi chiedono se mi ricandido. Certo, partendo da ciò che insieme si è fatto sono disponibile a proseguire per un secondo mandato, a provare a completare il buon lavoro avviato".   Lo dice Stefano Bonacini in una intervista rilasciata all'edizione bolognese di Repubblica. "Io ci sono. Ho governato e governo la Regione Emilia Romagna con una maggioranza di centrosinistra, senza che ci sia mai stato un solo giorno di crisi: trovo giusto partire dalla coalizione con la quale stiamo portando avanti il mandato rispettando il programma, schieramento al quale do la mia disponibilità proponendo un percorso politico che guardi all’apertura verso la società regionale, che vada oltre il solo perimetro dei partiti. Se lo vorranno, sono convinto che nei prossimi mesi potremo costruire un progetto ed un programma in grado di far vincere l’Emilia Romagna".     M5s e Lega si dicono pronte a conquistare la Regione? "Cantano già vittoria. Io dico calma e sangue freddo. Intanto a Imola e in molte parti d’Italia è successo quello che già due mesi fa avevo previsto: in una situazione di tripolarismo, al secondo turno, anche grazie all’accordo di governo, avviene una saldatura a danno del Pd. Due poli che magari non hanno alcun punto programmatico in comune si coalizzano solo per sconfiggere il Pd".   E ricorda che già nel 1999 "quando venne persa Bologna, e già governavano Parma e Piacenza, il centrodestra annunciò l’imminente conquista dell’Emilia Romagna. E quando nel 2012 il Movimento 5 Stelle stravinse a Parma ci furono gli stessi proclami. Invece in regione il centrosinistra ancora oggi governa in otto capoluoghi su dieci. Detto questo, abbiamo limiti evidenti, conosciuto sconfitte anche simboliche, come quella di Imola, dunque la crisi è fortissima e non gireremo la testa da un’altra parte".   Per superare la crisi "il Pd va rifondato. Dobbiamo ritrovare la strada per parlare ai troppi elettori del Pd e del centrosinistra che si sono allontanati. Farlo con convinzione e umiltà. Dopo il 4 marzo, forse per reazione alla pesante sconfitta subita, qualcuno si era riavvicinato, diversi persino chiedendo di iscriversi o re-iscriversi al Pd". E invita ad attivate subito la fase congressuale a tutti i livelli mentre prende quota la candidatura di Nicola Zingaretti.   Un concetto sul Pd espresso ieri anche dal sindaco Federico Pizzarotti: "Rifondarlo Pd cercando di cambiare il sangue non va bene, bisogna asportare dei pezzi e ripartire da zero". Saranno mesi di confronti e posizionamenti in vista delle elezioni Regionali del 2019. E un accordo fra Italia in Comune e il Pd alle urne è tutt'altro che da escludere.   "La disponibilità del presidente Stefano Bonaccini alla ricandidatura in Regione - dichiara il segretario del Partito Democratico dell'Emilia-Romagna Paolo Calvano - è un'ottima notizia e offre un punto fermo da cui ripartire anche in Emilia-Romagna, come Pd e come centrosinistra. Nei giorni scorsi ho espresso la necessità di convocare il prima possibile i congressi del Pd, per questo non posso che condividere le parole di Bonaccini rispetto all'urgenza di rilanciare l'azione del nostro partito, a tutti i livelli".

 

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 @2018 ANDREA ROSSI