Sicurezza valore universale

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La sicurezza è un valore universale, un fondamento imprescindibile di ogni democrazia. È una parola che, troppo a lungo, è stata percepita come estranea al centrosinistra, quasi appartenesse esclusivamente ad altri. Ma la sicurezza è nostra, appartiene al nostro patrimonio valoriale e culturale. È la condizione senza la quale la libertà perde significato, diventa irraggiungibile, soprattutto per chi è più vulnerabile.

Quando parliamo di sicurezza, non parliamo solo di protezione fisica, ma di un insieme di condizioni che permettono alle persone di vivere senza paura e con dignità. Non dobbiamo temere questa parola, né lasciare che venga ridotta a un tema di propaganda. La sicurezza, intesa nella sua accezione più ampia, è un pilastro fondamentale per costruire una società equa e democratica.

L’insicurezza colpisce sempre i più fragili. Sono le periferie, i luoghi dimenticati, le fasce deboli della popolazione a pagare il prezzo più alto quando le istituzioni arretrano. Laddove manca una scuola funzionante, un presidio sanitario accessibile, un lavoro stabile, cresce il senso di abbandono. E l’insicurezza, lo sappiamo, si trasforma in paura. Una paura che non resta mai neutra, ma che alimenta il rancore, l’odio, il bisogno di trovare nemici.

Il centrosinistra ha il dovere di ripartire da qui, di riappropriarsi della parola sicurezza, riconoscendola per ciò che è: un valore progressista, un diritto universale. Sicurezza significa garantire un lavoro dignitoso e un salario giusto, perché l’incertezza economica mina il senso stesso di comunità. Significa investire in scuole, ospedali, trasporti pubblici, servizi di prossimità, perché nessuno deve sentirsi escluso o dimenticato. Sicurezza è anche salvaguardia dell’ambiente, perché non c’è futuro per nessuno senza un pianeta vivibile.

Parlare di sicurezza non significa cedere a una logica di paura, non significa militarizzare il discorso politico, ma anzi aprire spazi di solidarietà e giustizia. Sicurezza è una rete che protegge, è una comunità che non lascia indietro nessuno. È la forza di uno Stato che si prende cura dei suoi cittadini, garantendo diritti e opportunità, non privilegi per pochi.

Il centrosinistra deve smettere di avere timore di questa parola e farne un baluardo del proprio impegno. Perché difendere la sicurezza significa, prima di tutto, difendere la democrazia e i suoi valori più profondi. E significa ricordare che la sicurezza non è un lusso per pochi, ma un diritto per tutti. Costruire una società più sicura è costruire una società più giusta, più forte, più libera. È questa la strada che dobbiamo avere il coraggio di percorrere.

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