Inizia la XIX Legislatura. Alla Camera per rappresentare la nostra comunità e l’Emilia-Romagna

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È iniziata ieri la XIX Legislatura. Con rinnovata responsabilità tornerò a rappresentare la nostra terra e l’Emilia-Romagna alla Camera dei Deputati. Entrare nell’Aula di Montecitorio, come la prima volta, ha suscitato in me emozioni fortissime, sentendo tutto l’orgoglio di sedere tra questi banchi, con disciplina e onore, come recita la nostra Costituzione.

Ieri le parole di Liliana Segre, durante l’insediamento al Senato, hanno toccato profondamente ciascuno di noi, nel rispetto della Costituzione, in adempimento della carta e nei suoi diritti e doveri fondamentali. 

I risultati elettorali ci hanno restituito un risultato chiaro, seppur nella evidente sconfitta del Partito Democratico, e ritorneremo a lavorare dall’opposizione cercando di portare avanti le istanze che provengono dal nostro territorio e dalle nostre comunità, vigilando attentamente sull’operato della maggioranza e del governo che si andrà formando, maniera costruttiva e intransigente, ricostruendo fuori da quest’Aula il rapporto in parte smarrito con il Paese.

A quasi una settimana della proclamazione degli eletti, tardata a causa della difficoltà pervenuta nell’applicazione della legge elettorale, vorrei nuovamente ringraziare tutte le persone, gli amici, i militanti e gli elettori che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno espresso a caldo attestati di stima, vicinanza e solidarietà. Ci attende un lungo lavoro e lo faremo insieme, porterò con me ogni parola, suggerimento, esperienza che proviene dalle nostre comunità.

Proprio oggi, quindici anni fa nasceva il Partito Democratico. Furono più di 3 milioni e mezzo gli italiani che parteciparono alle elezioni costituenti di quel giorno. Un risultato al di là delle aspettative che diede una forte spinta motrice ed innovatrice al partito. Proprio questo ci ha permesso di essere in questi anni il primo partito del centro-sinistra italiano.

Dopo quindici anni, il PD vive uno dei momenti più difficili dalla sua nascita. Con la vittoria della destra, avremo molto probabilmente tra qualche giorno il governo più conservatore che la storia repubblicana ricordi.

Gli errori commessi sono innegabili, così come la validità dei nostri valori. Il desiderio di tutelare il mondo del lavoro, difendere famiglie e imprese e combattere il cambiamento climatico, sono state delle costanti degli ultimi quindici anni, affrontate sempre in modo responsabile nell’interesse collettivo.

Nel dibattito di questi giorni tra costituenti, cambiamento simbolo, nome e scioglimento, io penso che ci sia ancora bisogno del Partito Democratico, della sua idea originaria di rappresentare la nostra società e la sua complessità, definita al tempo vocazione maggioritaria. Il congresso ci darà una grossa opportunità per poter rinnovare quel progetto politico figlio dell’incontro di culture diverse, proprio come facemmo quindici anni fa. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi avremo modo di parlare e approfondire insieme il futuro del nostro partito.

Vi saluto calorosamente. Dalla prossima settimana questa newsletter subirà alcune modifiche che spero apprezzerete.

Scrivetemi a info@andrearossipd.it

Andrea

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