Il Partito Democratico farà la sua parte nel governo Draghi

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All’indomani della nomina dei Sottosegretari di Stato e dei Viceministri, il nuovo governo Draghi è pronto a dare una svolta all’Italia. Il Partito Democratico farà la sua parte, attraverso i Ministri e i Sottosegretari scelti e con la sua compagine parlamentare. Il nostro partito si inserisce a pieno titolo in questo progetto di governo, perché ne riconosce la portata culturale e valoriale di stampo interamente europeo, a partire dalla strenua difesa dell’Euro e della necessità di una solidarietà condivisa a livello di Unione europea, pertanto vi è una forte convinzione di base nel sostenere il governo di Mario Draghi. Senz’altro il governo Conte II ha cercato di gestire al meglio questa difficile pandemia, mentre la tempesta del Covid non accennava a placarsi; ma oggi la crisi politica ha generato uno scenario, impossibile non ammetterlo, che porta il nostro Paese nelle mani migliori che esistano. In questo video trovate il mio commento subito dopo il voto di fiducia.
 
Tra i Ministri che affiancheranno Draghi, come sapete, vi è il ferrarese Patrizio Bianchi, già Professore universitario, già Rettore, premiato dall’Accademia dei Lincei, ha ricoperto il ruolo, nella prima giunta Bonaccini, di Assessore regionale alla Scuola, università e Lavoro. In quegli anni in cui ho lavorato con lui fianco a fianco, ho avuto modo di conoscere le sue doti di persona estremamente preparata, capace e affidabile. E, soprattutto, con una visione sul futuro. Dobbiamo a lui la scelta di puntare sul Data Center europeo a Bologna, o la grande mediazione necessaria a varare il Patto per il Lavoro. E la scuola, in questo momento, ha davvero bisogno di visione e proiezione sul futuro, per non scoraggiare una generazione di studenti, i tantissimi docenti e operatori che hanno bisogno di vedere rilanciato quello che è indubbiamente un settore chiave della ripartenza. A Patrizio l’augurio di buon lavoro!
 
Mentre il Governo si insedia, il Parlamento continua il suo lavoro con uno dei più importanti provvedimenti: il Decreto Milleproroghe, approvato in via definitiva. Tra le tante misure qui contenute, vanno ricordate: il rinvio dei termini per le domande per la cassa integrazione Covid; il prolungamento dell’anno accademico 2019-2020 fino al 15 giugno 2021; il mantenimento delle scadenze per le cartelle esattoriali al 28 febbraio 2021 (bocciata cioè la richiesta Fdi di slittare ulteriormente tale termine); la proroga per l’utilizzo del bonus vacanze al 31 dicembre 2021; i finanziamenti agevolati per le aree colpite dal Sisma 2012; lo slittamento della domanda di contributo per la ricostruzione privata nei territori colpiti dal sisma del 2009 in Abruzzo; la proroga per gli investimenti sulla messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale e per gli interventi di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile; e infine, la proroga di un anno per la stabilizzazione del personale a tempo determinato della pubblica amministrazione e del settore sanitario. A questo link potrete scaricare il provvedimento.
 
È di qualche minuto fa la notizia, inoltre, che annuncia come il Cdm abbia approvato i decreti di riforma dello sport. I cinque decreti legislativi prevedono l’attuazione della legge delega dello Sport. Sono delle norme che spaziano su diversi temi, tra i quali il professionismo femminile, l’abolizione del vincolo sportivo, la possibilità per i paralimpici di entrare nei corpi civili e militari, e maggiori diritti e tutele per i numerosi lavoratori dello sport. Ma il lavoro delle Commissioni parlamentari durante le audizioni ha evidenziato e segnalato diversi problemi che non possono assolutamente essere accantonati. Sono problemi su cui è necessario un serio approfondimento, che arrivano tanto dalle società sportive, quanto da chi vive lo sport in modo quotidiano e costante e spesso in modo volontario. Abbiamo fatto un primo passo, ma è chiaro che l’impegno in futuro deve essere quelle di intervenire rispetto a quelle che sono state le evidenti lacune segnalate dai diversi soggetti auditi; quindi se è vero che abbiamo realizzato un primo atto sicuramente importante in termini di diritti per i lavoratori sportivi, sugli investimenti e sulla semplificazione per l’impiantistica sportiva, dall’altro lato non dobbiamo assolutamente dimenticare le istanze di tali società, che ci hanno allertato sul fatto che alcuni di questi provvedimenti, come ad esempio il vincolo sportivo e lo stesso lavoro, se non riviste e sostenute con adeguate risorse, rischino di mettere in discussione la stessa forza del mondo sportivo già provato da questi mesi di crisi sanitaria e economica.
 
Un altro dei temi del mio impegno futuro in Parlamento, sarà quella che considero un’emergenza dentro un’emergenza: ridare dignità al lavoro di giovani e donne. I dati ci mostrano che a pagare di più la crisi dettata dalla pandemia sono, come spesso accade, le categorie lavorative più deboli. Il tasso di occupazione delle donne è sceso del doppio rispetto a quello degli uomini. Oggi in Italia il differenziale tra occupazione femminile e maschile è di 17 punti, e sebbene nella nostra parte del Paese esso sia molto più ridotto, questo gap a livello nazionale va assolutamente colmato. Ritengo infatti che ci sia bisogno di riportare al centro del dibattito politico e economico, a partire dalle azioni del Recovery Plan, la questione dell’occupazione femminile, per ridurre le crescenti e odiose diseguaglianze che l’attuale situazione non ha fatto che inasprire.
 
Chiudo la newsletter di questa settimana con un pensiero ai cittadini, soprattutto bolognesi, che sono entrati in zona arancione scuro da qualche ora: purtroppo la situazione pandemica, anche nella nostra Regione, non accenna a diminuire nella sua gravità. Ma sono certo che, grazie alla responsabilità e allo spiccato senso civico di tutti, ce la faremo. Come recentemente ha affermato un altro bravo ex Assessore regionale, Sergio Venturi: “È passato un anno. Abbiamo attraversato il mare, Ci manca pochissimo (…). La malattia passerà e torneremo a vivere”. Ne sono certo, anche io, grazie alla forza e alla tenacia di tutti. 
 
PS: da poche ore si sono svolti i funerali di grandi servitori dello Stato, che hanno pagato con la vita la dimensione del loro impegno costante di lavoro e di vita. Leggere la biografia del nostro ambasciatore Attanasio colpisce e commuove, perché ogni sua azione, fin da giovane, è stata ispirata dalla ricerca del bene e di un futuro di eguaglianza e solidarietà. Una figura valorosa, poi, quella del carabiniere Iacovacci, prossimo al ritorno in Italia e alle nozze imminenti, ucciso mentre cercava di portare la pace in zone martoriate. Il loro doloroso ricordo resterà indelebile come di italiani di cui essere orgogliosi e fieri.

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