In attesa dell’esito della crisi parlamentare, l’Italia ancora in piena pandemia

Newsletter del 15 gennaio 2021

Buongiorno a tutti, in questo momento di grande effervescenza sul fronte delle novità parlamentari, desidero aggiornarvi su quella che è la difficile situazione attuale, che di fatto è in perenne movimento. Anche sul fronte del contrasto al Covid, sia come misure restrittive, sia come misure economiche, vi sono delle importanti novità. 

Ho avuto modo di esprimere il mio pensiero sulla crisi attraverso un’intervista a Telereggio.

Sono inoltre intervenuto sul quotidiano La Gazzetta di Reggio, che ringrazio, con una mia riflessione sull’attuale crisi di governo. Ve la riporto integralmente qua di seguito ed è disponibile qui.

Quello che sta accadendo in questi giorni non può essere estrapolato dal contesto che stiamo vivendo, e non deve esserlo. Alzando lo sguardo, sono davanti a noi le difficoltà vissute da parte della comunità: le pesanti difficoltà economiche, riscontrate dai ristoratori, dai negozianti, dai gestori di palestre, dall’ampio mondo del commercio fatto soprattutto di non garantiti; le grandi difficoltà culturali ed educative che vivono i nostri ragazzi e le nostre ragazze tenuti lontano, loro malgrado, dalla scuola; le enormi difficoltà sociali, fatte di grandi solitudini da parte di chi vive confinato all’interno dei propri spazi a seguito delle restrizioni; le difficoltà sanitarie, con i troppi lutti che hanno segnato in modo indelebile tante famiglie. Ecco, queste sono le difficoltà presenti, che mai come in questo momento necessitano di un’azione di governo, forte, chiara e decisa.

Questa incisività è resa possibile non solo grazie all’investimento forte su Recovery plan, ma anche e soprattutto da una rapida e corretta programmazione della campagna vaccinale, in un momento come quello attuale (ce lo ha ricordato stamattina il Ministro Speranza) in cui l’imminente recrudescenza del virus prevista nelle prossime settimane metterà ancora dura prova il nostro sistema sanitario, così come, è inutile nasconderlo, anche la tenuta psicologica collettiva. E in questo contesto, onestamente, non possono fare altro che provare imbarazzo, misto a un sentimento di rabbia, per una discussione che non trova, a oggi, alcuna ragion d’essere. Certo, qualcosa sicuramente non funziona: si deve e si può intervenire.

Tuttavia, sembrerò fuori dal tempo, figlio della vecchia scuola di politica, fatta di tessitura e mediazione, io non apprezzo le discussioni su Twitter o il susseguirsi delle agenzie di stampa. La responsabilità dei leader è quella di capire e garantire ancora se oggi c’è una maggioranza capace di governare questo Paese. Se non c’è, bisogna affidare nelle mani del Presidente della Repubblica la situazione politica e prendere atto del fatto che il suo invito sul tempo dei costruttori, purtroppo non ha trovato risposta dalla classe dirigente.

In questo quadro, deve trovare attuazione la volontà di confronto espressa dal Presidente Conte, che rispetta i giusti canoni della politica di un tempo, fatta di dialogo costante, e il silenzio del Pd. Quest’ultimo è funzionale a non fare precipitare la situazione e a mantenere i nervi saldi, di fronte a una situazione che non è semplice, poiché si svolge proprio in concomitanza di un’importante accelerazione del virus a livello mondiale.

In questo difficile momento, tuttavia, i prossimi giorni saranno decisivi. Lunedì e martedì si verificherà l’esistenza di una maggioranza nelle due Camere: il 18 gennaio, infatti, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà comunicazioni nell’Aula della Camera. Trattandosi di una votazione “a carattere fiduciario”, si terrà, per la votazione una chiama analoga a quella delle votazioni di fiducia, quindi palese e per appello nominale. Chiaramente solo allora, e dopo l’analoga riunione al Senato, potremo scoprire quale sarà il vero esito della crisi, e se questo Paese potrà ancora contare su una nuova maggioranza o saremo costretti a recarci nuovamente alle urne. Il mio auspicio? Che si accantoni la crisi e si torni a parlare dei veri temi che affliggono il Paese, pandemia in primis. Si definisca una nuova agenda politica a partire dal Recovery: il nostro obiettivo non deve essere vivacchiare.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nella serata di giovedì, la richiesta di scostamento di bilancio per 32 miliardi di euro: è un segnale importante perché consente di predisporre il decreto Ristori 5, che è un’altra ulteriore linea di sostegno al settore economico colpito dalla crisi. Le famiglie, i lavoratori, tutti coloro che sono stati colpiti duramente da queste difficili limitazioni sul proprio lavoro hanno diritto a un ristoro immediato. Queste sono le priorità, non inutili dibattiti autoreferenziali.

– Dopo tanta attesa, è stato pubblicato il nuovo dpcm, che di fatto prolunga le tante misure di contenimento della pandemia, di fronte a una imminente, prevista, terza ondata: è l’ennesima scelta difficile, l’ennesima scelta guidata da questa maledetta pandemia, l’ennesima prova di forza. Ancora una volta, contiamo sulla responsabilità degli italiani, che stanno facendo sforzi immensi. Il provvedimento resterà in vigore dal 16 gennaio fino al 5 marzo.

Ecco le novità principali, mentre vi ricordo che sono confermate tutte le altre:

📌 Rimane la divisione in colori in base al livello di gravità: rosso, arancione e giallo.

📌 Vietato lo spostamento tra regioni.

📌 Confermato il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5.

📌 Da lunedì 18 gennaio, le Scuole superiori saranno in didattica in presenza almeno al 50% e fino al 75%. Per le scuole dell’infanzia, elementari e medie, la didattica continua integralmente in presenza.

📌 Per bar e attività che vendono bevande e alcolici, scatta il divieto di asporto alle 18.

📌 Nelle zone rosse sarà possibile andare a trovare parenti e amici, massimo in due persone, all’interno del proprio comune, così come nelle zone arancioni; mentre in quelle gialle la possibilità è estesa anche oltre il proprio comune, ma sempre all’interno della propria regione.

📌 Riaprono i musei e i luoghi di cultura all’interno delle zone gialle, ma solo nei giorni feriali.

📌 Slitta al 15 febbraio la riapertura degli impianti sciistici.

A questo link è possibile scaricare il testo del DPCM e i relativi allegati.

In attesa di fornirvi gli ulteriori aggiornamenti dopo l’importante inizio settimana che si svolgerà alle Camere, saluto caldamente tutti voi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *