Leggi la newsletter: una estate diversa senza la festa di Villalunga

Le notizie della settimana

Cari amici,

ci ritroviamo dopo una pausa di un paio di settimane nella mia attività, a causa di un bellissimo evento personale: la nascita della mia prima figlia. Allegra ci ha allietato la vita, e la sua nascita, che ha coinciso con l’allentamento delle misure relative all’emergenza sanitaria, ha davvero rappresentato l’inizio, per me e mia moglie Ilaria, di una nuova fase. Ed è chiaro che ho potuto toccare con mano la professionalità diffusa e la qualità del nostro sistema sanitario, che rende possibile, soprattutto nei grandi ospedali emiliano-romagnoli, vivere l’esperienza della nascita nella massima sicurezza e con la massima attenzione anche agli aspetti umani di uno dei momenti più delicati della vita di una persona: il venire al mondo.

E a proposito di cuore e di passioni, ogni estate che io ricordi è stata scandita da quello che è un evento pieno di entusiasmo e di vivacità quale la Festa di Villalunga. Prima militante, poi sindaco e deputato, da sempre volontario: sono stati tanti i ruoli che ho ricoperto durante queste estati di Festa, che non sarebbe possibile se non esistessero centinaia di entusiasti volontari che si avvicendano tra fornelli, stand e servizio dei numerosi luoghi del Parco Secchia. Se avete seguito la stampa di questi giorni, siete già a conoscenza del fatto che la Festa, quest’anno, non si svolgerà. È una notizia di certo non positiva, in linea con la particolarità e la complessità di quest’anno: ma si tratta di una scelta che nasce dal fatto che seguire le tante, importanti disposizioni imposte a eventi di questo tipo, porterebbe a snaturare le caratteristiche di informalità e giovialità di questo tipo di Festa. Oltre al rischio sanitario per i tanti volontari, cuore pulsante di Villalunga, e particolarmente esposti e potenzialmente vulnerabili per la complessa organizzazione di un evento di questo portata. Qui trovate la diretta della conferenza stampa con il segretario di circolo di Casalgrande Paolo Debbi: https://www.facebook.com/AndreaRossiPD/videos/271330650774823/

E se l’emergenza sanitaria ha costretto a rivedere molti degli eventi programmati, senz’altro uno dei settori più colpiti è stato quello della scuola, che da fine febbraio ha visto la sospensione delle lezioni e i relativi, grandi stravolgimenti per l’applicazione della didattica a distanza. Va sottolineato come la scuola sia riuscita a sostenere, grazie all’impegno di insegnanti, dirigenti, ragazzi e famiglie, questo modo nuovo di fare formazione: ma siamo tutti consapevoli del fatto che la scuola non può ridursi a una mera trasmissione di conoscenze, peraltro online. Proprio in vista di una ripartenza, va salutata con favore l’approvazione, da parte della Conferenza Stato-Regioni, delle linee guida sulla riapertura delle scuole. Oggi possiamo affermare che i ragazzi torneranno a scuola a settembre, con organici potenziati, aule aggiuntive e messe in sicurezza, e una mappatura sanitaria efficace per tutti. Sul fronte delle risorse, 331 milioni di euro sono già nelle casse delle scuole, mentre altri 330 milioni saranno destinati agli enti locali, all’insegna dell’autonomia: starà agli enti locali e alle associazioni, collaborare con gli istituti scolastici per trovare soluzioni nuove e positive per affrontare questa nuova fase dell’istruzione. Il cammino è lungo, ma nessuno sarà lasciato solo in questo ripensamento del sistema scolastico nazionale.

E se la scuola è un settore cardine, dopo questa emergenza sanitaria, non si può dimenticare il lavoro. Nella Gazzetta Ufficiale del 19 maggio, è stato pubblicato il Decreto Rilancio, per dare risposta ai tanti bisogni di privati e imprese, dopo mesi di inattività (nella migliore delle ipotesi) o difficoltà economiche gravi (che hanno coinvolto tante aziende e famiglie). Tra le misure da segnalare, la conferma dei permessi e i congedi già attivi nella fase precedente (congedo parentale, Legge 104), e alcuni ammortizzatori come il bonus baby sitter, la cassa integrazione “COVID-19”, la sospensione dei licenziamenti. Ma il diritto al lavoro agile per i genitori di ragazzi under 14, il Reddito di Emergenza (REM) per i redditi più bassi, il bonus per i lavoratori domestici, la proroga per le indennità NASPI e DIS-COLL e la possibilità di fare emergere il lavoro nero in alcuni settori, sono delle importanti novità, nel tentativo di dare un supporto a tutti coloro che hanno risentito, da un punto di vista economico e organizzativo, dei grandi cambiamenti imposti dal virus. Adesso siamo alla fase della conclusione del lavoro in commissione Bilancio e la settimana prossima il decreto sarà convertito in legge. Avremo modo, nella prossima newsletter, di raccontare le principali modifiche.
Il testo integrale del Decreto è disponibile a questo link: https://www.facebook.com/AndreaRossiPD/videos/271330650774823/

Valutare quanto il coronavirus potrà essere un acceleratore di cambiamento o l’opportunità di un ripensamento di alcune nostre impostazioni di lavoro e di vita, è la prossima sfida a cui la politica è chiamare a dare una risposta nei prossimi mesi. Per questo vi invito a leggere l’interessante riflessione dello storico dell’economia Giuseppe Berta che trovate qui: https://www.firstonline.info/post-covid-19-italia-da-ripensare-ma-indietro-non-si-torna-parla-berta/

Ogni riflessione, commento o critica è sempre gradito, all’indirizzo mail: info@andrearossipd.it
Un abbraccio

Andrea

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